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Parlare delle donne, per un uomo, vuol dire parlare dell'Altro: in un'epoca dove il maschile prende coscienza di non saperle più rappresentare o volutamente le distorce e le camuffa, in un'epoca storica in cui la voce delle donne assume sempre più autorevolezza, è necessario chiedersi del femminile interrogandosi a tutto tondo. E se storicamente la voce delle donne è sempre voce "incarnata", nel Mediterraneo, che è frontiera in transito, quella voce ha significato anche inquietudine, tentazione e perfino silenzio stesso: quali cambiamenti ha portato la contemporaneità all'identità del femminile? Questi cambiamenti sono trasversali lungo le sponde del mare Nostrum? Non è il mero diritto alla parità di genere a imporre oggi l'ascolto del femminile, ma una intrinseca necessità epistemologica perché, a conti fatti, si potrebbe dire che la donna sia l'anima stessa del Mediterraneo. Prefazione di Barbara Zecchi.